Battaglia di Saint-Mihiel parte dell'offensiva dei cento giorni del fronte occidentale della prima guerra mondiale | |||
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Soldati statunitensi di ritorno dal fronte di Saint-Mihiel | |||
Data | 12 - 19 settembre 1918 | ||
Luogo | Saliente di Saint-Mihiel, Francia | ||
Esito | Vittoria Alleata | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La battaglia di Saint-Mihiel fu combattuta tra il 12 e il 19 settembre 1918, tra l'American Expeditionary Forces appoggiato da alcune divisioni francesi, e la 5ª Armata tedesca che occupava fin dall'inizio del conflitto il saliente di Saint-Mihiel appoggiata dalla 35ª divisione austro-ungarica. L'attacco al saliente fu parte del piano del generale statunitense John J. Pershing di aprire un varco tra le linee tedesche per arrivare alla cattura della città fortificata di Metz, sfondare la Linea Hindenburg e quindi entrare in territorio tedesco.[3]
Questa azione dimostrò agli Stati Maggiori britannici e francesi la capacità militare e organizzativa nell'esercito americano, che fino a quel momento aveva operato sempre in supporto e sotto il comando di inglesi e francesi. E anche se il piano di sfondamento nella città francese di Metz non avvenne, e lo sfondamento della linea del fronte avvenne solo con la battaglia della Mosa-Argonne, il successo americano e la conquista del saliente rivelarono le abilità organizzative americane, grazie al ruolo significativo avuto nell'attacco dall'United States Army Air Service (la futura USAF), e l'ottimo utilizzo dell'artiglieria.
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